NomePeriodoBreve Storia
ALVISE MALOMBRA(1503-1520)

Vescovo di Arbes (Croazia) è nominato rettore di Maerne, ma dimora a Venezia.

1112 agosto 1503, nomina suo procuratore prete Angelo de Angelis, già cappellano a Maerne, dandogli piena facoltà di amministrare i beni dlla parrocchia e di curare le anime dei parrocchiani. Nel 1514 la procura passa a don Bartolomeo de Marcis e dal 1515 al 1520 al vicentino frà Gerolamo Ricci.

 

PIETRO LIPPOMANO(1520-1543)

Nel frattempo il beneficio parrocchiale è passato nelle mani di Pietro Lippomano, vescovo di Bergamo, il quale conferma frà Ricci come suo sostituto.

Durante la visita pastorale compiuta il21 ottobre 1520, alle domande poste dal vicario del vescovo di Treviso Bernardo Rossi, frate Gerolamo rispose di trovarsi a Maerne da cinque anni, di essere aiutato nella celebrazione delle messe e nell'assistenza spirituale ai parrocchiani da due cappellani, di avere in cura 1500 anime, delle quali più di 600 si trovavano in uno stato di grande povertà. Aggiunse inoltre che molti villici avevano l'abitudine di portare armi in chiesa e, per questo, chiedeva l'autorizzazione ad allontanarli.

Il 12 settembre 1521 il Lippomano nomina rettore VINCENZO ALBERTl, il quale si impegna a rappresentare il vescovo per uno stipendio annuo di 100 ducati. Conferma frate Ricci come suo procuratore fino al 1529, anno in cui nomina come sostituti i fratelli Simone e Natale Grotto di Gandino (Bergamo) i quali, alternandosi nell'incarico, rimarranno a Maerne fmo al 1568.

 

LUIGI LIPPOMANO (1543-1564)

Vescovo di Verona, è il nuovo commendatario della parrocchia. Nomina vice rettore prete SIMONE GR OTTO da Gandino, il quale ricopre anche l'incarico di notaio imperiale. In tale veste presenzia alle ultime volontà di Michele de' Santi, possidente maernese, il quale lascia dei terreni alla Confraternita del Santissimo, alla condizione che essa provveda all'acquisto di coperte per le ragazze povere in età da marito.

Del 1550 sono le ricevute che documentano i lavori compiuti nella casa canonica, dove il Lippomano vi fece dipingere il proprio stemma; ma i documenti successivi testimoniano che la dimora del parroco fu costruita grazie al contributo ed al sacrificio dei parrocchiani vent'anni prima che il vescovo si insediasse.

Prè Simone redige i registri amministrativi della parrocchia fino al 1560, anno probabile della sua morte.

Gli succede il fratello NATALE GROTTO, che già aveva esercitato il ministero sacerdotale a Maerne dal 1529 al 1533.

Nei registri economici compare il suo nome a partire dal 29 dicembre 1560 e, dalle spese fatte nell'anno successivo, apprendiamo che pre' Natale fece scolpire un magnifico battistero in marmo bianco ancor oggi conservato nella nostra chiesa.

Il Grotto, dal 1559 al 1567, ricopre l'incarico di vice rettore anche nella parrocchia di Trivignano.

 

FEDERICO DE' CESIS(1564)

Nel 1564 il cardinale Federico de' Cesis è il nuovo commendatario del beneficio parrocchiale di Maerne. Ma non lo avrà per molto, perché la morte lo coglie pochi mesi dopo l'assegnazione.

Sarà anche l'ultimo prelato a godere del possesso del beneficio poiché, tra le norme approvate dal Concilio Tridentino, grande importanza assume quella dell'obbligo della residenza al sacerdote nominato parroco in cura d'anime. Questa imposizione non avrà un'attuazione immediata, ma, col passare del tempo, obbligherà i titolari di più benefici alla rinuncia di alcuni, pena le sanzioni previste.

Prè Natale Grotto rimane a Maerne in qualità di vice rettore.

 

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